Lo studio mostra come l’applicazione di fluticasone propionato per due giorni consecutivi della settimana per 16 settimane dopo un trattamento continuativo per 4 settimane, permetta un miglior controllo dei sintomi rispetto al placebo. Il loro uso in medicina è limitato e non devono essere confusi con i corticosteroidi, una diversa tipologia di farmaci steroidei comunemente prescritti in alcune malattie. Per la prima volta un farmaco si è dimostrato in grado di sostituire lo steroide in due patologie reumatologiche con risposta iper-infiammatoria, vale a dire la vasculite dei piccoli vasi e quella dei grandi vasi.
La riduzione dei livelli di colesterolo HDL è stata frequentemente riscontrata nei pazienti analizzati. Sebbene nella popolazione generale si associa con un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, non è chiaro se e in quale misura ciò contribuisce alla morbilità cardiovascolare nei soggetti che abusano di anabolizzanti steroidei. Sono definiti “non steroidei” perché vengono distinti dalla prima storica famiglia di antinfiammatori utilizzata, ovvero quella dei derivati del cortisolo (steroidi, cortisonici e derivati).
Negli USA(Denver, Colorado) uno studio condotto nel 1995 ha evidenziato che l’età media in cui gli studenti iniziano a usare steroidi anabolizzanti è di 14 anni (tra 8 e 17 anni). Al fine di evitare danni permanenti dati dalla persistenza dell’edema, in questi pazienti è raccomandabile uno shift precoce verso la terapia con desametasone. La percentuale di effetti collaterali risultò maggiore rispetto all’impianto di desametasone. Fino all’81,7% di tutti i pazienti fachici sviluppò Winstrol NM 50 mg Euro Prime Farmaceuticals o ebbe una progressione della cataratta. Va notato come il miglioramento nell’acuità visiva fu recuperato dopo l’intervento di estrazione della cataratta, con risultati visivi a lungo termine paragonabili a quelli dei pazienti già pseudofachici prima dell’iniezione di fluocinolone. Nello studio MEAD è stato confrontato l’effetto nei pazienti con EMD dell’impianto di desametasone da 0.35 mg, da 0.7 mg e di un’iniezione sham, con ritrattamento previsto non prima di 6 mesi.
Contrariamente a come si potrebbe pensare, l’infiammazione non è un processo negativo dell’organismo. Tutt’altro, è un meccanismo di difesa che il nostro organismo attiva quando c’è un danno a carico di un tessuto, e l’infiammazione serve a limitare il danno e favorire la guarigione. Talvolta però il processo infiammatorio perdura a lungo, diventa cronico, e quindi patologico. Ecco allora che i farmaci diventano necessari per ridurre l’intensità del fenomeno e recuperare la funzionalità del tessuto. L’Oxandrolone può causare dipendenza se è assunto in dosi elevate o per lunghi periodi di tempo.
Sono tuttora largamente usati per curare la psoriasi; ciò sulla scorta della dalla loro efficacia a breve termine e dall’ottima accettabilità. Oggi esistono preparati steroidei in forma di crema, unguento, schiuma e lozione, che possono essere applicati in ogni area del corpo. Tuttavia, un trattamento a lungo termine con corticosteroidi provoca per forza di cose telangectasie, porpora, assottigliamento cutaneo, striae distensae, ipopigmentazioni.
Più veloce e facile è distribuire lo steroide, più è solubile nei grassi come nella fase di aspirazione e meno peso molecolare. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la distribuzione del farmaco agli organi e ai tessuti del corpo non è uniforme per diverse ragioni, una delle quali è l’esistenza di cosiddette barriere tissutali nel corpo. Le barriere tissutali proteggono dall’ingresso di sostanze estranee (comprese le droghe) in alcuni tessuti, prevenendone il danneggiamento. In ogni caso, al di là della legge e della morale, usare anabolizzanti da sovrappeso o obeso è il miglior modo per amplificare effetti collaterali, pericolosità nel breve e lungo termine degli anabolizzanti. Questo articolo non vuole in alcun modo incitare all’uso improprio e illegale di farmaci, tantomeno a scopo dopante, in quanto il loro utilizzo senza supervisione e prescrizione medica specialistica è reato.
Ad esempio, Zhang et al.5, in una review che risale a qualche anno fa, hanno confrontato 14 studi randomizzati su dosi diverse di steroidi e hanno concluso che 200 μg al giorno funzionano approssimativamente come 400 μg, ragion per cui nelle forme medio-lievi non vi è necessità di aumentare il dosaggio. Tuttavia, ci sono una serie di effetti collaterali sotto forma di reazioni negative del corpo umano all’abuso di steroidi anabolizzanti che possono portare a condizioni croniche potenzialmente pericolose. Generalmente, l’uso di steroidi anabolizzanti viene associato al mondo del bodybuilding. Moltissimi atleti ne fanno uso e dietro ad un fisico perfetto spesso vi è una massiccia assunzione di farmaci illegali.
I farmaci con i quali maggiormente interagiscono sono gli anticoagulanti, gli anticonvulsivanti, gli ipoglicemizzanti, gli antiretrovirali e i FANS. Telefonate di genitori preoccupati per i figli che in palestra acquistavano e assumevano sostanze e medicinali di dubbia provenienza e, soprattutto, senza un controllo medico. Oltre a provocare alterazioni nella struttura del tessuto muscolare che predispongono a rottura dei tendini sotto sforzo, questi farmaci possono essere epatotossici, vale a dire dannosi per il fegato.
In alcuni studi, tra questi anche uno italiano [39], l’Azatioprina ha dato risultati equivalenti, ma è stata comunque progressivamente abbandonata dalla maggioranza degli autori. Ad oggi, non disponiamo di studi randomizzati che abbiano valutato l’efficacia degli mTOR-I in questo specifico ambito. Il basso numero di spermatozoi deriva dalla soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonade. Dal momento che vengono utilizzate dosi sovra-fisiologiche di anabolizzanti steroidei androgeni, la soppressione dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolostimolante (FSH) a livelli inferiori al limite di rilevamento è inevitabile. Ciò significa che l’attuale conoscenza degli effetti avversi degli steroidi androgeni assunti a scopo anabolizzante deriva da prove di scarsa qualità come l’opinione degli esperti, casi clinici o piccoli studi di tipo osservazionale. Sia i cortisonici, sia i Fans possono produrre effetti collaterali, per cui il loro utilizzo deve essere sempre tenuto sotto controllo dal medico curante.
Partendo dall’assunto per cui la diagnosi differenziale fisioterapica è il risultato di un complesso processo di ragionamento clinico e presa di decisioni diventa cruciale per il fisioterapista essere a conoscenza di potenziali disordini muscoloscheletrici causati dall’uso e dall’abuso dei farmaci. Una vasta gamma di farmaci presenta un link diretto tra somministrazione e sviluppo dei disordini muscoloscheletrici e reumatologici mentre altri risultano essere casi isolati (4). Questa sconvolgente premessa mette in luce quanto la conoscenza di potenziali link tra disordini muscoloscheletrici e uso di farmaci sia cruciale nella pratica clinica del fisioterapista. Per questo studio, coordinato dall’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge e dalla University of Pennsylvania, le Reumatologie di Modena e Reggio Emilia hanno contribuito all’organizzazione e fornito un importante contributo di casistica.